Coordinatore Infermieristico

Laurea Magistrale per il Coordinamento Infermieristico

Laurea Magistrale per il Coordinamento Infermieristico

Con il disegno di di legge n. 2396, sulla formazione universitaria delle professioni infermieristiche, a prima firma della senatrice Paola Boldrini sarà necessaria la Laurea Magistrale per diventare Coordinatore Infermieristico.

Ecco cosa dice il disegno di legge:

La formazione universitaria delle professioni infermieristiche si articola in tre livelli, come di seguito individuati:

a) corso di laurea abilitante in infermieristica e in infermieristica pediatrica, finalizzata all’acquisizione alle competenze previste dai due citati profili professionali;

b) corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche volto all’acquisizione di competenze avanzate negli indirizzi gestionale, educativo-formativo e clinico-specialistico. L’indirizzo clinico-specialistico prevede le seguenti aree specialistiche:

1) area della cure primarie e della sanità pubblica;

2) area intensiva e dell’emergenza e urgenza;

3) area medica;

4) area chirurgica;

5) area neonatologica e pediatrica;

6) area della salute mentale e delle dipendenze;

c) dottorato di ricerca per l’acquisizione di competenze metodologiche per la ricerca scientifica.

Rientrano tra i percorsi di formazione post laurea magistrale in scienze infermieristiche:

a) master di secondo livello per il perfezionamento scientifico e l’alta formazione permanente e ricorrente;

b) scuola di specializzazione per l’ulteriore approfondimento disciplinare, scientifico e metodologico per l’esercizio di attività di alta qualificazione in campi innovativi dell’infermieristica e nelle aree di specializzazione infermieristica.

Il master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento, di cui all’articolo 6, comma 1, lettera b), della legge 1° febbraio 2006, n. 43, previsto quale requisito per l’accesso al ruolo di coordinatore, è sostituito con la specifica laurea magistrale in scienze infermieristiche

Di seguito il link del disegno di legge

Le disposizioni si applicano anche alle professioni sanitarie tecniche, della prevenzione, della riabilitazione e della professione ostetrica

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